Crediamo che, in qualsiasi sistema che tratti uomini e donne in modo differente quando diventano genitori, l’assunzione inconsapevole e i preconcetti in tema di promozioni siano inevitabili. Sappiamo anche che la genitorialità è considerata comunque importante, a prescindere dal genere.
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Ecco perché, verso la fine del 2017, abbiamo deciso di parificare il congedo parentale. Sapevamo che, offrendo ai genitori l’opportunità di trascorrere insieme del tempo prezioso, avremmo potuto trasformare il primo anno di molte famiglie.
Sapevamo che offrendo ai genitori l'opportunità di trascorrere insieme del tempo prezioso, avremmo potuto trasformare il primo anno di molte famiglie.
Altrettanto significativamente, avremmo creato un trattamento di pari livello per gli uomini e le donne che desideravano prendersi una pausa dalle loro carriere per trascorrere del tempo con le proprie famiglie: un passo in avanti per garantire che l'unico criterio di successo fosse il talento.
L'attuale diritto, che si applica quando hai lavorato con noi per un periodo di temporilevante, include:
- Pari quantità di congedo parentale, retribuito e non, al momento della nascita del nuovo figlio
- Tutti aventi diritto, a prescindere da genere, orientamento sessuale o modalità di genitorialità
- Accessibile a tutti i dipendenti, a tempo pieno e part-time, e di qualsiasi livello
- Il diritto di richiedere un impiego flessibile al ritorno a lavoro
Una policy tuttora rivoluzionaria, anche se la sua attuazione è stata piuttosto difficoltosa. Inaspettatamente, ha anche sortito molti effetti positivi. Abbiamo visto team più stimolati e incentivato nuove opportunità di crescita a chi si è offerto di sostituire le persone in congedo. La policy è regolarmente citata come un fattore di attrazione chiave da parte dei nuovi talenti che entrano nella nostra organizzazione a tutti i livelli, a partire dai laureati.
E, del resto, a prescindere da chi siano i nostri dipendenti, da come abbiano scelto di diventare genitori e dal loro genere, siamo fieri che non siano più costretti a scegliere tra la cura dei figli e la carriera.
