Generazione di risultati positivi
Il riscaldamento globale è una delle maggiori problematiche del mondo moderno. La portata e l’urgenza dei cambiamenti necessari per garantire che le emissioni globali di gas serra siano allineate con il percorso verso la soglia degli 1,5 gradi Celsius influenzeranno ogni aspetto dell’economia globale. In qualità di investitori responsabili, supportare e promuovere la transizione verso un mondo a basse emissioni e resiliente ai cambiamenti climatici rispecchia pienamente i nostri valori.
Tramite la strategia Climate Transition Real Assets, offriamo agli investitori l’opportunità di accedere a un portafoglio diversificato di real asset, gestito attivamente, focalizzati su un’economia a basse emissioni di carbonio.
Perché investire?
Il nostro approccio agli investimenti nell’ambito della transizione climatica comprende diversi investimenti strategici in real asset volti a capitalizzare le tematiche climatiche e massimizzare le opportunità di rendimento a lungo termine.
Doppio obiettivo*
Investire per accelerare la transizione climatica e mirare a ottenere un IRR dell’8% al netto delle commissioni e zero emissioni nette entro il 2040.
Controllo diretto
Investimenti diretti in real asset per conseguire performance finanziarie e ambientali.
Multi-asset
Costruzione del portafoglio basata sull’individuazione del valore relativo nell’immobiliare pan-europeo, nelle infrastrutture a basse emissioni e nelle soluzioni basate sulla natura.
*Il rendimento finanziario non è garantito e potrebbe non essere mantenuto. L’obiettivo di zero emissioni nette del Fondo potrebbe non essere raggiunto.
Transizione a un’economia a basse emissioni
Zoe Austin, Portfolio Manager, e Luke Layfield, Head of Portfolio Management, Private Markets, parlano di come gli investimenti nel settore immobiliare, nelle infrastrutture e in soluzioni basate sulla natura a basse emissioni possono consentire agli investitori di capitalizzare la crescente domanda di asset ecologici.
Trascrizione for video Transitioning to a low-carbon economy
Portfolio Manager Zoe Austin and Luke Layfield, Head of Portfolio Management, Private Markets, discuss how investing in low-carbon real estate, infrastructure, and nature-based solutions can enable investors to capitalise on the growing demand for climate-friendly assets.
Esplora la performance e i dati chiave del fondo
Troverai prezzi e dati più recenti sulle performance nel nostro Fund Centre ai link riportati di seguito. In caso di domande, contatta il nostro team di distribuzione.
Aviva Investors Climate Transition Real Assets Fund
Il fondo mira a generare un rendimento complessivo in EUR (al netto delle commissioni) dell’8% all’anno su un periodo di 5 anni consecutivi, conseguendo una crescita del capitale e reddito da un portafoglio diversificato pan europeo di real asset diretti incentrati sulla transizione climatica.
Filosofia di investimento
Gestita da un team della nostra piattaforma dei mercati privati, la strategia adotta un approccio multi-asset e applica un solido processo di asset allocation.
Evitare le emissioni tramite le infrastrutture
Focalizzazione su infrastrutture a basse emissioni, energie rinnovabili e infrastrutture digitali tra cui fotovoltaico, eolico onshore e fibra.
Ridurre le emissioni tramite l’immobiliare
Focalizzazione su ristrutturazioni e sviluppi immobiliari volti a ridurre il consumo di energia e l’intensità di carbonio.
Rimuovere le emissioni tramite il capitale naturale
Investire direttamente in soluzioni basate sulla natura inclusi l’imboschimento e la silvicultura sostenibile al fine di ridurre le emissioni e garantire l’assorbimento del carbonio.
Allineare le emissioni tramite il private equity
Focalizzazione su investimenti di private equity che allineino il portafoglio con le tecnologie climatiche emergenti.
Andare oltre le semplici soluzioni
Private Markets Study 2025
Nella settima edizione dello studio abbiamo raccolto le opinioni di 500 investitori istituzionali di tutto il mondo. Abbiamo approfondito alcune delle domande chiave che gli investitori dei mercati privati si pongono oggi: Perché investire nei mercati privati? Qual è l’andamento previsto di queste asset class nei prossimi anni? Quali sono oggi i maggiori ostacoli all’investimento? E come viene incorporata la sostenibilità?


Aviva Investors Climate Transition Real Assets: Fund-in-brief
L'obiettivo del fondo è conseguire un rendimento totale in EUR (al netto delle commissioni) dell'8% annuo attraverso il reddito e la crescita del capitale per un periodo continuativo di 5 anni. A tal fine investe in un portafoglio europeo diversificato di investimenti diretti in titoli immobiliari con particolare attenzione al cambiamento climatico.
Approfondimenti sugli investimenti
Approccio agli investimenti che raccoglie il sapere collettivo dei team di Aviva Investors da tutto il mondo sui temi chiave che influenzano i mercati.
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House View
Nessuno può prevedere il futuro, ma la nostra House View trimestrale rappresenta il giudizio collettivo dei nostri team di investimento sullo stato attuale e futuro dei mercati globali.

Rischi principali
Rischio d’investimento: il valore degli investimenti e i redditi da essi generati possono diminuire o aumentare ed essere influenzati da oscillazioni di valute e del tasso di cambio. Gli investitori potrebbero non recuperare l’importo inizialmente investito. I risultati ottenuti nel passato non sono indicativi dei rendimenti futuri.
Rischio legato ai beni immobili: i Fondi cercheranno di ottenere esposizione a beni immobili, ad esempio immobili, infrastrutture e asset immobiliari rurali, che presentano i seguenti rischi intrinseci:
Rischio di illiquidità: i beni immobili sono intrinsecamente illiquidi e i Fondi non dovrebbero essere ritenuti idonei per gli investitori con prospettive di investimento a breve termine. Gli asset potrebbero non essere prontamente vendibili e i Fondi applicano accordi di rimborso limitati – si veda “Rischio relativo agli accordi di negoziazione” e “Rischio di sospensione” di seguito.
Rischio di valutazione: le valutazioni dei beni immobili sono soggette a incertezza e sono frutto di opinioni, possono contenere elementi soggettivi ed è improbabile che si basino su un corso di mercato pubblico. Non vi è alcuna garanzia che le stime risultanti dal processo di valutazione riflettano l’effettivo prezzo di vendita, anche nel caso in cui la vendita avvenga poco dopo la data di valutazione.
Rischio di disponibilità: l’individuazione e la strutturazione di transazioni di beni immobili sono un’attività competitiva e comportano un elevato grado di incertezza; di conseguenza, gli importi sottoscritti dagli investitori potrebbero non essere interamente prelevati o investiti.
Rischio immobiliare: la performance dei Fondi potrà risentire negativamente di una diminuzione del valore del capitale nel mercato immobiliare o di un abbassamento dei rendimenti da locazione. I valori degli immobili sono influenzati dai tassi d’interesse, dalla crescita economica, dalle fluttuazioni dei rendimenti immobiliari e dall’insolvenza dei locatari e, al momento della realizzazione dell’investimento, i Fondi potrebbero ricevere un importo inferiore a quello inizialmente investito. In caso di insolvenza dei locatari, i Fondi subiranno una riduzione dei canoni di locazione e probabilmente dovranno sostenere costi aggiuntivi per la manutenzione, l’assicurazione e il riaffitto dell’immobile. Quando l’immobile è sfitto, devono essere sostenute alcune spese significative.
Rischi di sviluppo e costruzione: i Fondi potrebbero essere esposti a investimenti che comportano l’acquisto di terreni per lo sviluppo e che richiedono l’ottenimento di autorizzazioni/licenze e permessi; i Fondi potrebbero ricevere un reddito ridotto o nullo in tale periodo. Possono inoltre verificarsi ritardi nella gestione di tali richieste ed esiste il rischio che le autorità competenti rifiutino il loro accoglimento.
Asset immobiliari rurali: i Fondi potrebbero essere esposti ad asset immobiliari rurali, ad esempio terreni agricoli e forestali; tali investimenti sono soggetti a rischi fisici, economici e politici. I rischi fisici includono disastri naturali (incendi, bufere, tempeste), parassiti e malattie; i rischi economici includono il prezzo di mercato dei raccolti e dei timer e il rischio di domanda e offerta; i rischi politici e normativi includono variazioni delle sovvenzioni pubbliche, dei sussidi e dei regimi fiscali.
Rischio di investimento in altri fondi (inclusi fondi non regolamentati): i Fondi si assumono tutti i rischi specifici dei fondi in cui investono. Potrebbero sorgere costi aggiuntivi – oltre alle commissioni e spese applicate dai Fondi, potrebbero essere applicati degli oneri dai fondi sottostanti. Gli investimenti in fondi non regolamentati sono soggetti a regole meno restrittive, possono utilizzare tecniche di investimento più rischiose e possono contrarre prestiti per investire. Inoltre, vengono valutati con minore frequenza, con il rischio che eventuali movimenti di mercato non si riflettano nel corso giornaliero dei Fondi, facendo perdere agli investitori eventuali profitti non realizzati dagli investimenti sottostanti. La liquidità dei fondi non regolamentati non è garantita e non può essere considerata una base sicura per soddisfare le richieste di rimborso quando presentate. La mancanza di liquidità può influire sul valore e portare alla sospensione delle quote.
Rischio ESG: gli investimenti che si basano su fattori ESG possono limitare la scelta degli investimenti con conseguente impatto (positivo o negativo) sulla performance dei Fondi.
Rischio legato agli accordi di negoziazione: agli investitori sarà richiesto di concludere un accordo con cui si impegnano a investire un importo nei Fondi; tuttavia, tali importi saranno prelevati dagli investitori solo a discrezione dei Fondi e le quote saranno emesse agli investitori solo in base al valore patrimoniale netto prevalente in quel momento. I Fondi prevedono disposizioni limitate in materia di rimborso e differimento; i proventi del rimborso saranno calcolati e regolati in base a un periodo di preavviso. Di conseguenza, può intercorrere un notevole lasso di tempo tra l’accettazione e l’elaborazione delle istruzioni e gli investitori dovranno assumersi il rischio di eventuali oscillazioni del prezzo delle quote in tali periodi.
Rischio di sospensione: le disposizioni limitate in materia di rimborso e differimento possono non riflettere pienamente il tempo necessario per vendere gli asset in cui i Fondi investono. In circostanze eccezionali e previo accordo con il Depositario, il Fondo può sospendere tutte le negoziazioni fino alla cessazione delle circostanze eccezionali.
Rischio legato alle infrastrutture: gli investimenti in infrastrutture possono includere i servizi di trasporto, la produzione e fornitura di energia e la tecnologia. Il Fondo sarà esposto a rischi legati alle infrastrutture, quali: cambiamenti nelle leggi di pianificazione, rischi di credito di locatari e mutuatari così come fattori ambientali. Le infrastrutture possono essere più esposte a cambiamenti economici, politici o normativi sfavorevoli e le operazioni commerciali possono essere influenzate negativamente da costi aggiuntivi, concorrenza e implicazioni normative.
Certificati di zero emissioni nette e rimozione del carbonio: per compensare formalmente le emissioni di carbonio, i certificati di rimozione del carbonio devono essere ritirati ufficialmente e, una volta ritirati, cessano di avere valore. Questo implica che il ritiro dei certificati influenzerà la performance finanziaria.
Investimenti al di fuori delle code di impegno: i potenziali titolari di quote possono essere penalizzati da tempistiche troppo lunghe per il prelievo degli impegni nel Fondo, con il rischio che il Fondo possa subire un “cash drag” (eccesso di liquidità non investita), influenzando così i rendimenti.
Esperienza e competenza nei mercati privati
Incontra il nostro team per gli investimenti Climate Transition Real Assets.

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